In un articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore di oggi il prof. Giuseppe Zizzo e l’avv. Chiara Sozzi esprimono le loro perplessità sul “canone unico” appena entrato in vigore.
L’intervento legislativo si pone l’apprezzabile obiettivo di razionalizzare un frastagliato, e a tratti disorganico, panorama di tributi, canoni e prelievi destinati ad insistere, sostanzialmente, su due aree: l’occupazione di suolo pubblico e la diffusione di messaggi pubblicitari. Le modalità adottate rischiano tuttavia, non solo di produrre una eterogenesi dei fini, ma di esporre il nuovo canone al forte rischio di una declaratoria di incostituzionalità. Per questo sarebbe auspicabile disporre un breve rinvio della sua entrata in vigore e cogliere l’occasione della #riforma fiscale per una rivisitazione più attenta e calibrata della materia.